"...scusate il ritardo ma sono solo cinque diapositive, faremo presto."
Quelle parole dipinsero di silenzio la stanza che, il tenebroso pianoforte, dominava dalla pedana lucida di sinfonie. Quando poi aggiunse "...sono le uniche che ho fatto quest'anno!" la delusione spense definitivamente tutti i sorrisi che, pochi istanti prima, lo squillo del campanello d'ingresso, aveva appiccicato sui nostri volti. Lo accompagnava l'amico dei lunghi viaggi del venerdì notte quando, dimenticato l'ultimo lavoro, sparivano inghiottiti dal buio profondo per andare a trovare nuova luce nelle albe innevate del Gran Paradiso od in quelle acquerellate d'autunno dell'Orecchiella.
Poi, le lampade al neon illuminarono di nuovo la stanza, ma niente fu più come prima.Quelle cinque diapositive avevano cambiato davvero molto nel nostro cuore di fotografi inquieti e rimasero, per sempre, impresse nella memoria. Al GFP, Claudio Calvani, ci aveva già sorpreso con spettacolari voli di pipistrelli, cacce notturne di allocchi straniti e variopinti battiti d'ali di farfalle stupende. Quella sera, però, era tornato con un'anteprima esclusiva, che ci inorgoglisce ancor oggi ricordare: il tuffo del Martin Pescatore. Aveva seguito quell'uccellino per un anno intero, prima di riuscire a bloccarne le acrobazie in una successione di scatti unica e tanto incredibile da fare il giro del mondo in molto meno di ottanta giorni.
E' passato davvero tanto tempo e chi non ha avuto la fortuna di vivere quella serata, ha scoperto la stupefacente meraviglia che ancora l'avvolge nei racconti, favoleggiati, di Marco, Paolo o Maico. Diverse volte abbiamo avuto l'occasione di rivedere quelle immagini insieme ad altre che hanno reso famoso Claudio; ma sempre, proiettate in digitale, da un DVD. Poi, una sera di quest'inverno gelido, Marco scaldò gli animi di tutti con un'idea semplice ed improvvisa, magica e geniale "...perché non chiediamo a Claudio una serata con le sue diapositive originali?" e poi ancora "...nella nostra sede però. Deve essere un regalo tutto per noi!". Così, venerdì 11 marzo, Claudio è di nuovo tornato e lo ha fatto insieme all'altro nostro amico di sempre, quel Riccardo Testi con cui ha condiviso emozioni uniche, forti ed irripetibili in indimenticabili notti di insonni attese, in albe fredde di speranza ed in tramonti densi di stanchezza. "Sì, ma le diapositive?", direte voi. Beh, le immagini in DVD ormai le conoscono tutti... noi che le abbiamo viste più volte, voi che mi leggete e molti altri, in chissà quanti angoli del mondo. Rivedere gli originali, però, ne è valsa davvero la pena perché, alla fine, le mie sensazioni si sono mescolate a quelle che ancora provo davanti ad un film di Sergio Leone con le musiche di Morricone, all'Italia mondiale dell'82 o ad una magìa di Antognoni...
Carlo Bartolini